Rivestimento del divano in pelle o in ecopelle: come scegliere
Vera pelle, pelle fiore, nabuk, finta pelle: rivestire un divano o una poltrona in pelle rappresenta una soluzione con molteplici vantaggi, sia da un punto di vista estetico, sia da un punto di vista materico e manutentivo. Oltre ad arredare il soggiorno con uno stile ricercato, definito ed ospitale, un divano in pelle è custode di tradizione e artigianalità, un complemento d’arredo senza tempo e sempre vivo.
La pelle è un materiale naturale (fatta eccezione per l’ecopelle), ottenuta di fatto da da scarti di processi industriali e lavorata da concerie specializzate; estremamente fresca al contatto col corpo umano e tutto sommato di facile manutenzione, si distingue in diverse tipologie a seconda della lavorazione e del materiale utilizzato, ciascuna con pregi e caratteristiche distinte e in grado di donare aspetti diversi al vostro divano. Visioniamole insieme in modo da orientarvi meglio nella scelta del rivestimento del vostro imbottito in pelle o ecopelle.
Vera Pelle
L’entry point del rivestimento del divano in pelle
La vera pelle, altresì rinominata “crosta”, si ottiene tagliando il capo di pellame in senso orizzontale e separando la parte esterna detta “pieno fiore”, più morbida e zigrinata. Si tratta di pelle a tutti gli effetti, e subisce diversi processi di lavorazione in conceria per acquisire morbidezza al tatto.
Nonostante non sia pregiata come la pelle fiore, anche la vera pelle può rappresentare una soluzione ideale per chi cerca un rivestimento per il proprio divano in pelle senza spendere cifre altissime. Piuttosto resistente nel tempo, necessita comunque di manutenzione e di pulizia costante per mantenere la sensazione e la piacevolezza al tatto, oltre ai tratti cromatici originali. Il principale svantaggio della vera pelle è il fatto di essere meno morbida e meno brillante rispetto alla pelle pieno fiore, oltre a non avere la stessa naturale variabilità di colore e le zigrinature.
Pelle pieno fiore
Il pellame più morbido e traspirante per l’arredo
Si tratta della pelle più morbida, più naturale e più adatta all’arredamento che si trovi sul mercato. Le pieno fiore sono pelli che mantengono i tratti originali del manto dell’animale, senza trattamenti coprenti: ogni pelle pertanto risulta unica. Inoltre, essendo composta per un 12-14% di acqua, si acclimata presto alla tua temperatura corporea, regalando comfort e relax praticamente immediati.
Trattandosi di un prodotto naturale, la pelle pieno fiore “respira”: è infatti lo strato più superficiale della pelle dell’animale, ed è possibile vederne pori, punture e altri “difetti” del manto. Resistente e morbida, si trova in due tipi: anilina e semi-anilina.
La pelle pieno fiore anilina, priva di rifinizione coprente, mantiene visibili i tratti originali del manto dell’animale; l’eventuale fase di rifinizione si limita ad una correzione delle tinte e ad un processo di impermeabilizzazione della superficie. Al tatto quindi risulta morbida, rendendo il divano ricco di fascino. Il principale difetto è la delicatezza, in quanto il mobile resta piuttosto esposto alla possibilità di macchiarsi data l’assenza di protezione contro agenti esterni.
La pelle pieno fiore semi-anilina è invece un pellame che presenta una copertura con poco pigmento, lasciando comunque visibile la grana della pelle, e che può fare da base anche ad un leggero strato protettivo superficiale. Questo trattamento consente di mascherare piccoli difetti del manto dell’animale e rende la pelle semi-anilina leggermente più resistente alla pelle fiore anilina.
Pelle Nabuk
Il pellame per il divano dal tocco vellutato e dall’effetto vintage
La pelle Nabuk è sostanzialmente una pelle pieno fiore che subisce un trattamento conciario di smerigliatura e levigazione dalla parte della grana, per conferire al rivestimento la morbidezza del velluto o dello scamosciato. La superficie, quindi, assume un tono uniforme perché viene spruzzata con un agente di finissaggio; la pelle viene quindi sottoposta ad un trattamento impermeabile. Leggermente meno costosa della pelle pieno fiore superiore, è estremamente morbida ma al contempo molto delicata, e richiede quindi un’attenta manutenzione.
Con la superficie abrasa e quindi piuttosto delicata, la rifinizione applicata in fase finale garantisce un maggiore grado di tenuta di assorbimento dell’acqua e dello sporco rispetto alla pelle pieno fiore. La differenza principale rispetto alla pelle scamosciata, generalmente meno adatta per l’arredamento, è che quest’ultima si ottiene smerigliando lo strato della pelle interno (lato carne, o “crosta”), meno pregiato rispetto alla pelle pieno fiore, lo strato superficiale rivolto verso l’esterno, con cui si ottiene la nabuk.
Ecopelle
L’effetto della pelle, senza sacrificare praticità ed estetica
Detta anche similpelle o vinilpelle, è sostanzialmente un tessuto di origine principalmente sintetica, che riproduce l’effetto della pelle, il cui utilizzo è molto diffuso nel settore dell’arredamento. Trattandosi di un materiale artificiale, si presta in modo particolare per numerose personalizzazioni in termini di colore, trama e sensazione al tatto. Vi sono poi particolari collezioni in grado di riprodurre l’effetto della pelle nabuk, a costi sensibilmente inferiori.
Il principale vantaggio della finta pelle è in primis un’elevata resistenza all’usura, oltre a essere lavabile e richiedere sostanzialmente poca manutenzione. Trattandosi di materiale sintetico, è chiaramente meno traspirante rispetto alla vera pelle. L’ecopelle costituisce la soluzione ideale per chi cerca un divano da vivere a 360° oppure per chi deve arredare il proprio locale, hotel o ristorante che sia, in virtù della resistenza e della praticità proprie di questo materiale per l’arredo. Si tratta anche di un materiale ideale per realizzare testate e sommier per letti, sempre grazie alla scarsa predisposizione all’usura e alla facilità di pulizia.
